Al termine della stagione 2021/22 il Coordinatore Tecnico del Comitato Regionale Emilia-Romagna Riccardo Piovan ha concluso il suo rapporto di proficua collaborazione. Piovan ha ricoperto il ruolo di Coordinatore Tecnico Regionale nell’ultima annata sportiva e precedentemente di Tecnico di Formazione d’Area nella nostra regione per quattro anni. In precedenza, Piovan aveva legato il proprio nome a quello del Rugby Parma, prima da giocatore e capitano, collezionando anche cinque caps in Nazionale Maggiore, poi ricoprendo vari ruoli tecnici e dirigenziali, compreso quello Direttore Tecnico dal 2012, e a quello dell’Amatori Parma, dove ha ricoperto il ruolo di tecnico nel settore giovanile. 

Dopo 5 anni a lavoro presso il nostro Comitato, l’ex terza linea ripercorre la sua esperienza al CRER e ci racconta lo stato del movimento regionale in ripresa dopo il momento difficile dovuto alla pandemia che ha fermato per tanto tempo campionati ed attività agonistica dei ragazzi delle più di 60 società affiliate.

Su cosa si è concentrato maggiormente il tuo lavoro e quello dei tuoi collaboratori? 

Questo periodo è stato molto importante per sviluppare una collaborazione più stretta con i club, in particolare la nostra attenzione si è concentrata sulle categorie successive alla Under 14, seguendo le direttive tecniche della Federazione. L’obiettivo era quello di rendere la struttura dei tecnici regionali un vero punto di riferimento per i tecnici delle categorie giovanili dalla Under 15 alla Under 19, un’età fondamentale per lo sviluppo dei giovani giocatori. Il lavoro iniziato sulla Categoria Under 15 si è ora spostato sui giocatori Under 17, in modo da mantenere un percorso di crescita coerente, e siamo fiduciosi sui frutti che verranno raccolti in futuro, sostenuti anche da quelli già ottenuti in questo periodo. 

Come si è sviluppato il lavoro sul campo e con i nostri club affiliati? 

Il primo obiettivo è stato quello di creare un rapporto stretto tra il Comitato Regionale e le società e i loro tecnici, senza imposizioni ma con un costante dialogo bidirezionale per favorire il confronto tra le parti. In questo modo siamo riusciti a formare i nostri giovani atleti con principi comuni, ma anche ad aiutare le singole realtà a seconda delle loro esigenze e fornire assistenza specifica per le diverse realtà. La nostra attività si è quindi sviluppata sia dal punto di vista didattico, con i corsi per gli allenatori, che una presenza costante sul campo per aiutare in maniera concreta gli staff della società. Le sfide sono state tante, non ultima quella della pandemia che ha bloccato le attività dei club, ma ci ha anche permesso di sviluppare nuove metodologie di didattica e confronto sfruttando i mezzi telematici. Siamo comunque molto soddisfatti di essere riusciti a riportare i nostri allenatori a frequentare delle sessioni in presenza, rendendo il percorso di formazione dei tecnici più coerente e immediato. 

Di quali risultati sei più fiero? 

Credo che la qualità del lavoro svolto dal nostro staff sia visibile già ora guardando le convocazioni delle nazionali giovanili. Nell’ultimo anno abbiamo visto sette ragazzi della nostra regione vestire la maglia della Nazionale Under 20 con grande merito, un traguardo importantissimo per il nostro comitato che si è confermato come un bacino importante per il rugby italiano. Inoltre, negli ultimi anni le nostre rappresentative giovanili si sono molto ben comportate, arrivando a rivaleggiare con le selezioni più blasonate, a testimoniare la bontà del lavoro svolto. Infine, va segnalato come le squadre della nostra regione siano arrivate a giocarsi delle finali Scudetto nelle categorie giovanili, arrivando anche a vincere il Titolo Italiano Under 19 con Colorno, un risultato che è un pezzo di storia sia per la società sia per il nostro Comitato, vista la collaborazione messa in campo dalle società del nostro territorio che hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo importante. Tutto questo ovviamente non sarebbe stato possibile senza il fantastico lavoro dei miei compagni di viaggio della struttura tecnica regionale, che hanno permesso di sviluppare e mettere in pratica i progetti e le linee di lavoro che hanno permesso di ottenere questi risultati. Ringrazio il Comitato Regionale Emilia Romagna per questi cinque anni importanti, che costituiscono un’esperienza importante e formativa per la mia carriera. Lascio sicuramente un pezzo di cuore, con la speranza di poter tornare nel caso ci fosse la possibilità di collaborare ancora in futuro.  

Da parte del comitato arrivano i ringraziamenti e i saluti del Presidente del Comitato Regionale Emilia Romagna Giacomo Berdondini, che a nome di tutta la nostra comunità augura il meglio per la futura carriera di Riccardo Piovan: “Ringrazio Riccardo per il lavoro svolto soprattutto in questo difficile anno di ripresa delle attività dopo la pandemia: non è stato semplice affrontare le sfide imposte dal ritorno al gioco soprattutto nelle fasce di età degli adolescenti. Da parte mia e di tutto il Consiglio, oltre ai ringraziamenti c’è il più grande in bocca al lupo per le avventure che attendono Riccardo nel prossimo futuro.”